Milano partecipa alla seconda edizione di Reinventing Cities, il bando internazionale promosso dal network C40, e mette a bando sette nuove aree. In totale saranno presenti 9 città internazionali, di cui solo Roma e Milano italiane, e 25 siti complessivi.
L' iniziativa si articola in due fasi: la prima è una proposta che include la presentazione dello sviluppo concettuale e dell'assetto legale-finanziario, con la descrizione del team interdisciplinare che lavorerà al progetto. La seconda fase, quella di Luglio 2020, sarà quella in cui verranno scelti tre o al massimo cinque dei progetti che avranno tempo fino a Dicembre per strutturare in maniera completa la loro proposta.
La superficie totale da rigenerare a Milano si aggira intorno ai 43 ettari, contro gli 8 ettari della prima edizione di Maggio. Le aree interessate saranno Piazza Loreto (26mila mq di superficie), il nodo di interscambio di Bovisa (91mila mq), lo scalo ferroviario di Lambrate (70.187 mq), area parcheggio a Crescenzago che verrà convertita in un piano di edilizia sociale (13.300 mq), l'ex macello (165.300 mq) e le vicine sei palazzine storiche di viale Molise (10mila mq), il piano inattuato nel sito di Via Monti Sabini (52mila mq).
L’iniziativa è stata illustrata questa mattina a Palazzo Marino dall’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran:
"Loreto e Bovisa si svilupperanno a partire dall’idea che il progetto batte la regola se si interviene attraverso un lavoro di ricucitura territoriale e in una logica che vuole concentrare la densità urbana in prossimità delle metropolitane. In via Monte Sabini, Crescenzago e all’ex Macello dovranno essere realizzati alloggi in edilizia residenziale sociale, in particolare in affitto, per rispondere alla domanda di casa a prezzi accessibili. Anche a Lambrate, come previsto dall’Accordo di Programma per la rigenerazione degli scali ferroviari, arriverà edilizia residenziale sociale in affitto e in vendita e alloggi per gli studenti a prezzi accessibili. Infine nelle Palazzine Liberty potranno nascere servizi per tutto il quartiere e la città. Con questi progetti stimiamo di arrivare ad avere circa 1.600 alloggi nuovi alloggi in edilizia residenziale sociale e circa 120 in edilizia popolare, da destinare a giovani famiglie, studenti e persone in difficoltà”.
Anche in questa edizione la sfida principale sarà quella di trovare soluzioni e risposte decise al problema dei cambiamenti climatici, realizzando progetti sostenibili anche dal punto di vista economico. Ampio spazio alla creatività, all'architettura e al design innovativi, insieme per la mobilità sostenibile, ridurre le emissioni e valutare e gestire le opere realizzate con politiche mirate sui rifiuti. Il bando è rivolto a progettisti, sviluppatori, imprenditori, ambientalisti, start-up in modo da creare progetti che siano anche resilienti. Per questa ragione e per favorire l'attività di networking tra i diversi attori coinvolti, la Fondazione degli Architetti di Milano riattiverà la piattaforma Team Mi Up.
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