In Italia la domanda di mutui nel 2019 si è dimostrata dinamica nonostante un leggero calo sulle erogazioni rispetto all'anno precedente.I mutui maggiormente rilevanti dal punto di vista numerico sono quelli a tasso fisso. In totale l'89% degli investitori ha puntato su questa formula mentre solo il 9,3% ha optato per il tasso variabile. Le ragioni di questa scelta sono facilmente individuabili nella possibilità di decidere, all'atto della stipula, il tasso di interesse e mantenerlo fino all'estinzione del mutuo.
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Può capitare, con il tempo, di pensare che il proprio mutuo non sia più conveniente e di scoprire che esistono soluzioni più favorevoli e più adatte alle proprie esigenze economiche. Il 2019 è stato un anno caratterizzato da un incremento del settore delle surroghe e sostituzioni grazie alla presenza di tassi molto favorevoli. Nel caso della surroga il mutuo viene trasferito da una banca all'altra per avere delle condizioni migliori, specie come tipo di tasso e durata del finanziamento. Leggermente diverso, invece, è ciò che avviene con la sostituzione. In tal caso viene effettuata l'estinzione del mutuo precedente ed è permesso richiedere un finanziamento aggiuntivo. Quest'ultima formula è vantaggiosa perchè consente di cambiare intestatari e garanti del mutuo ma è più "cara" perchè le spese di estinzione del vecchio muto, le spese di istruttoria, perizia e il nuovo atto del mutuo sono a carico del cliente.
Nella valutazione di chi sta acquistando casa, sia a scopo abitativo che per investimento, bisogna considerare una crescita di quest'ultimo tipo di operazioni citato, oltre ai prezzi di vendita ancora convenienti e all' abbassamento dei tempi di vendita degli immobili.
In termini di durata, sia dal punto di vista di chi richiede che dal punto di vista di chi concede il mutuo, la durata preferita è quella ventennale (37,7%) mentre i mutui della durata di trenta anni rappresentano il 19,3% delle transazioni.